Ungaretti, che con il suo verso a singhiozzo dava fastidio agli uni e rapiva gli altri, non ha cercato parole né troppo avanguardiste né esclusivamente soggette al contenuto. Attingeva coraggiosamente alla lingua e all’esperienza, ha visto il suo obiettivo poetico nella creazione della poesia ex novo, come se mai fossero esistiti altri poeti prima di lui. Dalle macerie di se stesso e del mondo, con una fede disperata che sarebbe riuscito a ricomporli in un insieme ragionevole.
Jarosław Mikołajewski