La solitudine, l’incomunicabilità e la precarietà esistenziale, accompagnate da sentimenti di gioia e dolore, attraversano l’opera del poeta siciliano e permeano allo stesso tempo tutta la riflessione del XX secolo, caratterizzato da radicali e repentine trasformazioni, da immani tragedie umane provocate da follie belliche, che generano dubbi negli uomini, illusi da un momentaneo raggio di sole, cui segue la sera, metafora della fine ma anche dello sconforto di foscoliana memoria.
Ugo Rufino